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Sign for Aiutaci a garantire l'effettiva applicazione dell'art. 27 Cost.(funzione rieducativa della pena)

Mercoledi',23 Marzo 2011: interrogazioni per l'assunzione degli educatori penitenziari

Mercoledi',23 Marzo 2011,

(rinvio del 16 Marzo 2011)

in commissione giustizia discussione delle interrogazioni orali per l'assunzione degli educatori penitenziari.


5-04298 Cassinelli: Sull’iter del concorso pubblico per educatore penitenziario


5-04314 Ferranti: Questioni relative all’assunzione dei vincitori del concorso per educatore penitenziario




Per leggere il testo delle interrogazioni vai su news giornaliere o etichetta interrogazioni parlamentari




Carceri:necessario assumere educatori,assistenti e psicologi.

26 agosto 2010



Giustizia: Bernardini (Radicali); basta morti in carcere, varare in fretta misure deflattive



“Il tempo dell’illegalità e dell’inciviltà carceraria italiana è scandito ad un ritmo impressionante dalle morti, dai suicidi. Dico al Governo e ai miei colleghi parlamentari che così numerosi hanno partecipato all’iniziativa del Ferragosto in carcere, che occorre fare in fretta a varare, intanto, misure adeguate a decongestionare la sovrappopolazione carceraria”. Lo afferma Rita Bernardini, deputata Radicale, membro della Commissione Giustizia della Camera, dopo la morte di un detenuto a Sulmona. “Il disegno di legge Alfano - così come svuotato dalla Commissione Giustizia della Camera - non serve a spegnere l’incendio di disperazione e di morte che sta divampando - prosegue.Affidare infatti ai Tribunali di sorveglianza la valutazione della pericolosità sociale e l’idoneità del domicilio per consentire di scontare ai domiciliari pene residue sotto i 12 mesi, significa paralizzare tutto: la valutazione arriverà troppo tardi! Si dia ai direttori degli istituti penitenziari questo compito che saprebbero fare meglio e più in fretta dei magistrati di sorveglianza. Ridimensionata almeno un po’ la popolazione detenuta, occorre immediatamente riformare il sistema come previsto dalle mozioni approvate in gennaio dalle aule di Montecitorio e di Palazzo Madama a partire dallo stop all’uso indiscriminato della carcerazione preventiva e alla depenalizzazione dei reati minori, per arrivare alle misure e pene alternative che si rivelano molto più efficaci del carcere ai fini della rieducazione e del reinserimento sociale, all’adeguamento degli organici penitenziari (agenti, educatori, psicologi, assistenti sociali), alle possibilità di lavoro per i detenuti, agli istituti di custodia attenuata dove i tossicodipendenti possano curarsi”.





5 luglio 2010





Carceri: Favi, "Bene Tg2, condizioni indegne per detenuti e lavoratori"



Dichiarazione di Sandro Favi responsabile Carceri del Partito Democratico



L’inchiesta del Tg2 sulla drammatica situazione delle nostre carceri evidenzia ciò che il Partito Democratico denuncia da mesi, e cioè condizioni di vita per i detenuti e per i lavoratori penitenziari del tutto indegne. Quelle viste all’Ucciardone sono situazioni che in realtà riguardano la stragrande maggioranza delle carceri italiane. Le morti in carcere e gli atti di autolesionismo sono segnali inequivocabili: occorre attuare da subito politiche penitenziarie che decongestionino gli istituti. È assolutamente necessario investire sulle misure alternative alla detenzione e sull’aumento di agenti di polizia penitenziaria, di educatori, di assistenti sociali e psicologi.



Finora il ministro Alfano e il direttore delle carceri Ionta hanno saputo solo ipotizzare un piano carceri che avrà lunghissimi tempi di realizzazione e che non inciderà minimamente per un miglioramento della situazione nell’immediato.



Così non va.









Lettere: senza assunzione personale educativo il ddl Alfano è inutile





Comunicato stampa, 29 maggio 2010





Ai deputati di commissione bilancio



e giustizia camera









Al sottosegretario



On. Caliendo









Al sottosegretario



On. Giorgetti Alberti







Egregi Onorevoli,



dopo aver appreso la notizia sul parere negativo della Commissione Bilancio sugli artt. 2 quater e 2 sexies del Ddl Alfano questo Comitato ritiene necessario porre alla Vostra attenzione alcune osservazioni. L’eliminazione dell’articolo aggiuntivo Schirru 2.060 svuoterebbe di significato il Ddl Alfano riducendolo ad una imago sine re.



L’investimento in risorse umane è propedeutico alla concreta materializzazione della normativa contenuta nel provvedimento. Secondo quanto enunciato dall’art. 1 comma 3 del Ddl. il magistrato di sorveglianza decide sulla base della relazione inviatagli dall’istituto penitenziario.



Alla luce della normativa penitenziaria è l’educatore colui che osserva il comportamento del detenuto e provvede alla stesura della relazione di sintesi, cioè di quella relazione di cui si servirà il magistrato di sorveglianza per la decisione finale sulla misura alternativa.



Senza l’incremento di ulteriori unità di personale pedagogico la situazione del sovraffollamento carcerario non potrà mai essere risolta né tantomeno potrà trovare risoluzione la drammatica condizione in cui versano le carceri italiane.



Pochi educatori significa poche relazioni da inviare al magistrato di sorveglianza. Pochi educatori significa impossibilità di fare il trattamento. Pochi educatori significa stasi della concessione di misure alternative. L’eliminazione dell’articolo aggiuntivo Schirru creerebbe un vero e proprio effetto boomerang che provocherebbe la totale paralisi del Ddl Alfano.



La Commissione Giustizia dopo aver preso atto della grave situazione di disagio in cui versano le carceri italiani ha dato voce all’articolo 27 della Costituzione decidendo di investire su quello che già nel Settecento Beccaria definiva “il più sicuro mezzo di prevenire i delitti” ossia l’educazione.



L’approvazione dell’articolo aggiuntivo che esclude il Dap dalla riduzione della pianta organica e dal blocco delle assunzioni costituisce una vera e propria presa di coscienza dell’assunto secondo il quale non può esserci alcun miglioramento delle condizioni di detenzione senza l’investimento in risorse umane.



Si evidenzia inoltre che l’emendamento è già stato “riformulato” originariamente infatti prevedeva l’obbligo per il governo,dopo l’invio della relazione per l’adeguamento della pianta organica, di predisporre entro 2 mesi un piano straordinario di assunzioni.



La totale eliminazione di questo emendamento volto alla concreta applicazione della misura alternativa sulla quale questo Governo intende puntare per risolvere il dramma del pianeta carcere renderebbe inutile l’approvazione di un Ddl che non riuscirebbe mai ad essere attuato.



Ci sarebbe infatti una vera e propria antinomia tra norma e realtà. La realtà è che la situazione carceraria italiana è drammatica e preoccupante.



I continui suicidi in carcere sono da porre in relazione con le insopportabili condizioni di disagio in cui vivono i reclusi delle carceri italiane alla carenza di trattamento e attività rieducative e alla mancata assistenza psicologica dovuta alla cronica carenza di personale educativo



Ebbene, l’Italia, Paese democratico, è stata condannata dalla Cedu per trattamento degradante e disumano. A tale situazione va data una risposta concreta, soprattutto se si considera che il bilancio dello stato potrebbe essere aggravato dalle condanne della Cedu (Sic!).



Inoltre non si comprende come la crisi riguardi solo le risorse umane e non anche lo stanziamento dei fondi per l’edilizia penitenziaria ,infatti, una volta costruite nuove carceri queste rimarranno inutilizzate (Sic!) Un esempio è fornito dal carcere di Agrigento e dal carcere di Rieti, a Pinerolo inoltre, c’è un carcere vuoto da 10 anni ma è già stata individuata un’area per costruir un nuovo carcere (fonte Girodivite).



Per un provvedimento importante, come quello in esame, che punta sulla rieducazione e sul recupero del reo, occorre assumersi delle responsabilità serie, perché l’incremento del personale pedagogico rappresenta il sine qua non della correlazione legge - realtà.



Ancora una volta si evidenzia inoltre che il “decantato” vulnus di copertura finanziaria può essere sanato attingendo dai fondi della Cassa delle Ammende che secondo quanto disposto dall’art 129 III comma del Dpr 30 giugno 2000, n. 230, devono essere destinati ai programmi che tendono a favorire il reinserimento sociale dei detenuti e degli internati anche nella fase di esecuzione di misure alternative alla detenzione”e non all’edilizia penitenziaria (Sic!) . Qualora il Governo non intenda attingere i fondi necessari dalla cassa delle Ammende potrebbe ricavarli dai fondi del Fug, visto che il Presidente del Consiglio dei Ministri ha firmato il decreto che assegna per la prima volta le quote delle risorse sequestrate alla mafia e i proventi derivanti dai beni confiscati al Fondo Unico Giustizia (Fug), nella misura del 50 per cento al Ministero dell’Interno e del 50 per cento al Ministero della Giustizia. Attingendo i fondi o dalla cassa delle Ammende o dal Fug non vi sarebbe alcun onere aggiuntivo in quanto gli stessi sono già previsti in bilancio.



Per le ragioni suesposte riteniamo che l’emendamento presentato dall’On. Donatella Ferranti e Schirru sia una vera proposta “bipartisan” che deve, necessariamente,trovare accoglimento così come è stato approvato in Commissione Giustizia.



Riteniamo altresì che il governo, dopo aver provveduto all’adeguamento della pianta organica anche in relazione alla popolazione detenuta ( quasi 70mila detenuti) debba predisporre un piano straordinario di assunzioni di educatori penitenziari da attingersi dalla vigente graduatoria del concorso pubblico per esami a 397 posti nel profilo professionale di Educatore, Area C, posizione economica C1, indetto con Pdg 21 novembre 2003.



Una scelta in tal senso rappresenterebbe la chiave di volta per un chiaro e ben preciso impegno di responsabilità affinché la drammatica situazione che affligge il pianeta carcere possa finalmente essere risolta. Per tali ragioni auspichiamo che tutta la commissione bilancio della camera e il sottosegretario Alberto Giorgetti facciano una seria e proficua riflessione riconoscendo l’importanza ai fini dell’attuazione del Ddl in esame dell’emendamento Schirru 2.060.





FERRANTI SU DDL CARCERI,OTTENUTO ANCHE AMPLIAMENTO ORGANICO EDUCATORI PENITENZIARI.

Donatella Ferranti,PD:piano programmato di assunzioni del personale degli educatori.

Governo favorevole a emendamenti Pd per potenziamento personale penitenziario:piano programmato di assunzioni, per l`adeguamento degli organici del personale di Polizia penitenziaria, degli educatori, degli assistenti sociali e degli psicologi.


18 maggio 2010


La commissione Giustizia della Camera ha cominciato a votare gli emendamenti presentati al ddl carceri e il Governo ha dato parere favorevole alle proposte di modifica del Pd che prevedevano il potenziamento del personale civile e amministrativo penitenziario (psicologi, educatori, ecc) e l’adeguamento delle piante organiche di carabinieri e polizia in funzione del nuovo impegno che dovranno svolgere per vigilare sui detenuti che trascorreranno agli arresti domiciliari l’ultimo periodo della loro detenzione. Il capogruppo del Pd in commissione giustizia, Donatella Ferranti, ha espresso soddisfazione per questo parere favorevole del Governo augurandosi che alla fine l’emendamento venga approvato.



Pd: nostre proposte sono su linea indicata da Napolitano

“Il Pd è pronto” a rispondere al monito del presidente della Repubblica sulla necessità di risolvere il sovraffollamento delle carceri e “a fare la propria parte”. Per questo, annuncia Sandro Favi, responsabile Carceri dei democratici, “nei prossimi giorni il nostro partito presenterà proposte su questi temi, in un quadro di sistema e in continuità e sviluppo delle mozioni approvate dal Parlamento già nei primi mesi di quest`anno”.

“Proporremo - spiega Favi - che si proceda alla revisione del codice penale, che vengano riviste le norme che determinano l`alta incidenza di imputati in custodia cautelare in carcere e quelle sul trattamento penale dei tossicodipendenti, che siano ampliate le opportunità di accesso alle misure alternative alla detenzione. Chiederemo inoltre al Governo - prosegue - un piano programmato di assunzioni, per l`adeguamento degli organici del personale di Polizia penitenziaria, degli educatori, degli assistenti sociali e degli psicologi, nonché gli indispensabili stanziamenti ed investimenti per ripristinare la corretta funzionalità ed operatività dei servizi e delle strutture”.

“Il Partito Democratico - conclude l’esponente del Pd - rinnova la stima e la fiducia degli appartenenti al Corpo di polizia penitenziaria e l`apprezzamento verso i dirigenti dell`Amministrazione penitenziaria, verso le professionalità socio-educative, sanitarie, amministrative e tecniche che, in questa fase difficile, dimostrano il proprio impegno con alto senso di umanità e qualificate competenze”.

Ferranti: "Iter rapido? Vediamo atteggiamento maggioranza su nostre proposte"

Carceri: Pd, "Testo migliorato in commissione, ma serve uno sforzo in più" Ferranti: "Iter rapido? Vediamo atteggiamento maggioranza su nostre proposte"

“Lo stralcio della messa in prova consentirà di esaminare rapidamente il provvedimento sulla detenzione domiciliare”. Lo dichiara la capogruppo del Pd nella commissione Giustizia della Camera, Donatella Ferranti facendo notare come ‘la messa in prova non riguardava la popolazione carceraria e quindi non avrebbe avuto effetti sul grave stato di sovraffollamento delle carceri italiane. In ogni caso – sottolinea la democratica – il voto di oggi conferma il nostro giudizio negativo sul testo uscito dal consiglio dei ministri che era confuso ed inefficace anche perché privo di qualsiasi copertura finanziaria. Stiamo adesso valutando se aderire o meno alla richiesta di un voto in sede legislativa sul testo modificato nel corso dei lavori in commissione. La nostra disponibilità dipenderà anche dall’atteggiamento della maggioranza sulle nostre ulteriori proposte di modifica. In particolare: la tutela delle vittime di violenza domestica, il rafforzamento del personale di polizia (non solo quella penitenziaria) e del personale del comparto civile dell’amministrazione penitenziaria(educatori e psicologi)”.


Proposta emendativa 8.01.


Dopo l'articolo 8 inserire il seguente:


«Art. 8-bis. - 1. Entro centottanta giorni dall'entrata in vigore della presente legge, il Ministro della Giustizia, sentiti i Ministri dell'interno e della funzione pubblica, riferisce alle competenti Commissioni parlamentari in merito alle necessità di adeguamento numerico e professionale della pianta organica del Corpo di Polizia penitenziaria e del personale del comparto civile del Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria anche in relazione all'entità numerica della popolazione carceraria e al numero dei posti esistenti e programmati.

2. A tal fine il Governo presenta al Parlamento entro i successivi novanta giorni un apposito piano straordinario di assunzioni di nuove unità specificandone i tempi di attuazione e le modalità di finanziamento.».
Ferranti Donatella, Schirru Amalia, Samperi Marilena, Amici Sesa



Proposta emendativa 8.03.

Dopo l'articolo 8 inserire il seguente:


«Art. 8-bis. - 1. Al comma 8-quinquies, della legge n. 26 del 2010, dopo le parole Il Corpo della Polizia penitenziaria, sono inserite le seguenti il personale del comparto civile del Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria,».
Schirru Amalia, Ferranti Donatella, Samperi Marilena, Amici Sesa



28-04-10


Dopo l'ennesimo suicidio in carcere (23 dall'inizio dell'anno), nel penitenziario di Castrogno, a Teramo, il parlamentare dell'IdV, Augusto Di Stanislao, ribadisce la necessita' di interventi diretti ed immediati da parte del Governo. ''Non e' piu' ammissibile - afferma il deputato IdV - una tale situazione di completa incapacita' da parte del Governo di affrontare concretamente le problematiche delle carceri in Italia''. Di Stanislao ricorda che ''dopo varie visite presso il carcere di Castrogno e altrettante interrogazioni ad Alfano, dopo una mozione a mia prima firma approvata all'unanimita', con la quale anche la maggioranza si e' impegnata in una serie di iniziative atte a risollevare una drammatica realta' focalizzando l'attenzione sul sovraffollamento e sulla carenza di personale penitenziario e di educatori, dopo l'annuncio dell'emergenza carceri di Alfano e del fantomatico piano carceri, dopo continue denunce e sollecitazioni dei sindacati sulla necessita' di intervenire sulle strutture, sugli organici, siamo ancora di fronte ad una situazione insostenibile e all'emergenza soluzioni''. ''Ho presentato da tempo - conclude Di Stanislao - una proposta di legge per istituire una Commissione d'inchiesta parlamentare sulla situazione delle carceri in Italia che, ora piu' che mai, diventa fondamentale per dare risposte e soluzioni ai molteplici problemi e disagi dell'intero mondo penitenziario''.




Di Stanislao:il ministro tace sulle assunzioni degli educatori,riferisca in parlamento.

“E’ giusta l’assunzione di 2.000 agenti così come evidenziato da Sarno, Segretario generale Uil Pa Penitenziari, per garantire il turnover e quindi supplire la carenza del personale di polizia penitenziaria, ma vi è una colpevole dimenticanza da parte del Ministro quando tace sulla necessità di garantire la presenza degli educatori così come previsto nella Mozione IdV approvata all’unanimità dal Parlamento.” Queste le parole dell’On. Di Stanislao che prosegue: “Non vorremmo che questo impegno del Ministro si focalizzi esclusivamente sull’edilizia carceraria e altresì non vorremmo che dietro la parola magica “stato di emergenza” si celi il grimaldello per ridare vita ad una ” Carceri d’oro 2″ che in barba alla procedure di appalti e alla trasparenza abbiano buon gioco, piuttosto che la pubblica utilità e l’urgenza, i furbetti delle sponsorizzazioni. Si segnala al Ministro, nel frattempo, che in Italia vi sono 40 penitenziari incompiuti ed inutilizzati in un Paese che ne ha 171 in tutto e nel Piano Carceri presentato non c’è cenno di recupero di questo patrimonio. Chiedo che il Ministro venga, così come richiesto in Aula, a riferire in Parlamento sugli impegni presi in relazione ai tempi e modi e risorse da impiegare. Nel frattempo con due distinte interrogazioni chiedo al Ministro quale modello di recupero intenda mettere in campo visto che non si parla assolutamente di assumere gli educatori e cosa intenda fare per i 40 penitenziari incompiuti.”


16 Marzo 2010:interrogazione a risposta in Commissione su assunzione idonei educatori penitenziari

Convocazione della II Commissione (Giustizia)

Martedì 16 marzo 2010

Ore 13.45

5-02550 Ferranti: In relazione all’assunzione di educatori penitenziari


Interrogazione a risposta in Commissione:

FERRANTI, MELIS, TIDEI e SAMPERI.



- Al Ministro della giustizia.

- Per sapere

- premesso che:

il 17 febbraio 2010 il Sottosegretario per la giustizia Caliendo è intervenuto in Senato sul tema dell'assunzione degli educatori penitenziari reclutati tramite il concorso pubblico per esami a 397 posti nel profilo professionale di educatore, area C, posizione economica C1, indetto con PDG 21 novembre 2003;

nel corso della succitata seduta, il Sottosegretario Caliendo ha affermato che entro aprile 2010 saranno assunti in via definitiva tutti gli educatori che hannosuperato i precedenti concorsi, oltre ai 170 già assunti (anche se agli interroganti risulta che siano stati assunti 97 educatori);

in realtà, l'assunzione dei vincitori del suddetto concorso era già programmata con l'indizione dello stesso nel 2003, per il quale il dipartimento dell'amministrazione penitenziaria già disponeva dei fondi necessari;

lo stesso Ministro interrogato, onorevole Alfano, aveva riconosciuto l'improcrastinabilità e l'urgenza di assumere più unità di educatori quando, il 12 gennaio 2010, furono approvate alla Camera le mozioni sui problemi del carcere presentate da vari gruppi parlamentari;a fronte di una popolazione carceraria di 67.000 unità, il rapporto educatore/detenuto è di circa 1 a 1.000, cosa che rende in pratica impossibile lo svolgimento di qualsivoglia progetto rieducativo impedendo il corretto reinserimento del detenuto nel tessuto sociale, così come previsto nel dettato costituzionale;

non avendo il Ministro interrogato ancora proceduto all'assunzione di ulteriori unità degli educatori, limitandosi a rimandare la questione ad un futuro confronto in merito con i Ministri Tremonti e Brunetta, sarebbe auspicabile ed urgente un rapido avvio della procedura di assunzione di educatori, almeno per completare la già esigua pianta organica, ulteriormente ridotta di circa 400 unità dal decreto legislativo n. 150 del 2009

se non ritenga opportuno procedere celermente all'assunzione di educatori attingendo dalla vigente graduatoria degli idonei risultante dal concorso pubblico a 397 posti di cui in premessa, al contempo prorogando la validità della stessa per almeno un quinquennio, al fine di permetterne lo scorrimento graduale per compensare il turn-over pensionistico, evitando l'indizione di nuovi concorsi che comporterebbe ulteriori oneri finanziari.

(5-02550)


Risposta all'interrogazione di Donatella Ferranti:dal 2011 assunzioni degli idonei educatori concorso,il comitato vigilera'.

Nel rispondere agli On. interroganti ritengo opportuno segnalare che il concorso pubblico per esami a 397 posti nel profilo di "Educatore", Area C, posizione economica C1, dell'Amministrazione Penitenziaria, è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 30 del 16.4.2004 - IV serie speciale e si è concluso in data 9 luglio 2008.La graduatoria definitiva, immediatamente dopo l'approvazione del Direttore Generale con provvedimento dell'11 luglio 2008, è stata trasmessa all'Ufficio centrale per il bilancio per l'apposizione del visto di controllo.Nell'anno 2009, in ragione dell'entità dei fondi stanziati ai sensi dell'articolo 1, comma 346, della Legge 24.12.2007 n. 244, è stato possibile procedere all'assunzione dei primi 103 vincitori del predetto concorso a 397 posti.Quanto alle restanti 294 unità, la competente Direzione Generale di questa amministrazione ha già programmato il relativo piano di assunzione ricorrendo, per la copertura degli originari 397 posti a concorso, allo scorrimento della graduatoria, ai sensi dell'art. 15, co. 7, DPR n. 487/99 e successive integrazioni e modificazioni.I nuovi educatori - alcuni dei quali individuati tra i candidati idonei, ma non vincitori del concorso, attese le 12 defezioni intervenute per rinunce, mancate stipule del contratto o dimissioni da parte degli aventi diritto - hanno infatti già scelto la sede di destinazione e, entro aprile del corrente anno, saranno formalmente assunti con firma del relativo contratto.Per quanto riguarda, invece, l'auspicata possibilità di procedere ad un ulteriore scorrimento della graduatoria oltre il numero dei posti originariamente messi a concorso, mi corre l'obbligo di segnalare che tale eventualità non rientra tra le ipotesi di cui all'art. 15, co. 7, del DPR n. 487/1994 e che pertanto, limitatamente all'anno in corso, non può essere attuata per mancato stanziamento dei fondi occorrenti.I fondi disponibili, infatti, sono stati impegnati sia per l'assunzione dei vincitori del suddetto concorso per educatori, sia per l'assunzione degli idonei al concorso a 110 posti di contabile, a copertura dei posti previsti dal relativo bando ed in ragione delle gravi carenze riscontrate anche nell'area contabile.Dato atto di quanto sopra e, premesso che la validità delle graduatorie è indicata in tre anni dalla data della pubblicazione nei Bollettini ufficiali, faccio presente che, nel caso di specie, la validità della graduatoria del concorso a 397 posti è fissata al 31 maggio 2012 e che, pertanto, a partire dal prossimo anno, in presenza delle risorse economiche necessarie, potranno esservi le condizioni per procedere ad uno scorrimento della graduatoria, anche oltre il numero dei posti pubblicati.




24 febbraio 2010:

ordine del giorno su non riduzione organico educatori di Roberto Rao

La Camera,

premesso che

il provvedimento in esame prevede, all'esito del processo di riorganizzazione di cui all'articolo 74, del decreto legge n. 112 del 2008, un'ulteriore riduzione degli assetti organizzativi delle amministrazioni pubbliche ai fini del contenimento della spesa pubblica;

il comma 8-quinquies dell'articolo 2 individua le amministrazioni che non sono interessate dalle riduzioni descritte, tra cui il Corpo di Polizia Penitenziaria;


nonostante le difficoltà operative, la scarsezza di mezzi e personale risulta, inopinatamente escluso da tale previsione il personale civile del Dipartimento dell'Amministrazione Penitenziaria,

impegna il Governo

a valutare l'opportunità di adottare ulteriori iniziative normative volte ad includere tra il personale delle amministrazioni non interessate dalla riorganizzazione delle piante organiche non solo quello di polizia penitenziaria ma anche quello civile del Dipartimento dell'Amministrazione Penitenziaria, con particolare riferimento alle figure degli educatori, degli assistenti sociali e degli psicologi, anche in vista dell'avvio del Piano carceri che necessiterà di adeguate risorse umane e professionali. 9/3210/41. Rao, Ria
.


Accolto come raccomandazione.




19 Febbraio 2010:

ordine del giorno su assunzione educatori di Donatella Ferranti e PD


La Camera,

premesso che:

l'articolo 17-ter stabilisce che, per l'attuazione del cosiddetto «Piano carceri» si conferiscono pieni poteri al Commissario straordinario che, per individuare la localizzazione delle aree destinate alla realizzazione di nuove infrastrutture carcerarie, d'intesa con il Presidente della regione territorialmente competente e sentiti i sindaci dei comuni interessati, potrà agire in deroga alla normativa urbanistica vigente, velocizzando procedure e semplificando le gare di appalto, utilizzando il modello adottato per il dopo terremoto a L'Aquila, derogando anche all'obbligo previsto dalla legge 7 agosto 1990, n. 241, volto a consentire agli interessati, proprietari delle aree che si intendono espropriare, la necessaria partecipazione al procedimento amministrativo;

la localizzazione costituisce di per sé variante e produce l'effetto di imporre il vincolo preordinato all'espropriazione e contro di essa non sarà possibile ricorrere al giudice amministrativo e si introduce anche una deroga al limite dei subappalti, che potranno aumentare dall'attuale 30 per cento fino al 50 per cento, in deroga all'articolo 118 del codice dei contratti pubblici; in sostanza, si affidano pieni poteri al Commissario straordinario, che potrà avvalersi anche del Dipartimento per la protezione civile per le attività di progettazione, scelta del contraente, direzioni lavori e vigilanza degli interventi strutturali ed infrastrutturali, in deroga ai criteri di trasparenza e pubblicità e in palese contraddizione con la mozione Franceschini ed altri n. 1-00302 (approvata sostanzialmente all'unanimità alla Camera il 12 gennaio di quest'anno e accettata dal Governo) che impegnava chiaramente il Governo a garantire, nell'ambito dei progetti della nuova edilizia penitenziaria, i criteri di trasparenza delle procedure e l'economicità delle opere evitando il ricorso a procedure straordinarie, anche se legislativamente previste,

impegna il Governo

a verificare l'adeguatezza, in proporzione alla popolazione carceraria, delle piante organiche riferite non solo al personale di polizia penitenziaria ma anche alle figure degli educatori, degli assistenti sociali e degli psicologi, avviando un nuovo piano programmato di assunzioni che vada oltre il turn-over dovuto ai pensionamenti previsto dalla legge finanziaria per il 2010 e che garantisca le risorse umane e professionali necessarie all'attivazione delle nuove strutture penitenziarie, anche distribuendo meglio il personale sul territorio, concentrandolo nei compiti di istituto, sottraendolo ai servizi estranei, consentendogli un adeguato, costante ed effettivo aggiornamento professionale.

9/3196/13.
Donatella Ferranti.



Il comitato vincitori idonei concorso educatori dap in sostegno di Rita Bernadini

Educatori penitenziari sostengono la protesta di Rita Bernardini e Irene TestaRistretti Comitato vincitori e idonei del concorso per educatori condivide e sostiene l’iniziativa non violenta intrapresa da Irene Testa e Rita Bernardini.Il Comitato vincitori e idonei del concorso per educatori condivide e sostiene l’iniziativa non violenta intrapresa da Irene Testa e Rita Bernardini, impegnate in uno sciopero della fame perrichiedere l’esecuzione immediata di quanto proposto nelle cinque Mozioni parlamentari,unanimemente approvate nei giorni 11 e 12 gennaio 2010, riguardanti la situazione del sistema carcerario italiano.Giova ricordare che in quella occasione lo stesso Ministro Alfano assumeva precisi impegni ed affermava che vi avrebbe dato celere e certa attuazione sancendo l’inizio di un nuovo percorso,iniziato con la dichiarazione di Emergenza di tutto il sistema penitenziario alla quale ci si aspettava sarebbe seguita la predisposizione nel Piano Carceri di tutti quegli atti necessari ad ottemperare a quanto detto nelle citate Mozioni per poter, nei tempi strettamente necessari, affrontareconcretamente e efficacemente l´ormai ingestibile situazione creatasi nei nostri istituti penitenziari.Tuttavia, da un’iniziale analisi condotta sui primissimi elementi costitutivi e organizzativi del Piano Carceri emerge solo una particolare attenzione all’aspetto strutturale e custodiale, non prevedendo,invece, alcun intervento per incrementare e favorire la fondamentale componente rieducativa, vero obiettivo dell’esperienza carceraria.Questo Comitato ed altri illustri interlocutori del mondo penitenziario, continuano, infatti, a chiedere a gran voce che vengano assunti più educatori, affinché l’ingresso nelle nostre carceri non si limiti ad un forzato ozio, ma divenga precipuo momento di riflessione e riprogettazione del sé.Ad oggi, però, in merito alla questione degli educatori, alcuna volontà specifica è stata espressa dal Ministro, nonostante, le nostre carceri continuino quotidianamente ad affollarsi a causa dei numerosi nuovi ingressi, ma anche per la spaventosa carenza di educatori che, secondo quanto stabilito dalle vigenti leggi, rappresentano i coordinatori e i realizzatori materiali dei percorsirieducativi, nonché quelle figure professionali atte a garantire, nei giusti modi e nei tempi,l’espletamento, dell’intero iter necessario all’accesso alle misure alternative alla detenzione di quei detenuti che ne avrebbero i requisiti, ma che continuano a restare in carcere a causa dello sparuto numero di educatori attualmente in servizio a fronte di una popolazione di 66.000 persone carcerate.Pertanto, ci uniamo all´Onorevole Bernardini e a Irene Testa per chiedere l´immediata esecuzione delle citate mozioni e auspichiamo che il Ministro Alfano ne predisponga repentinamente l’avvio.Il Comitato, altresì, ad ausilio dell’iniziativa intrapresa da Rita Bernardini e da Irene Testa,promuove una “catena di informazione solidale” impegnandosi a diffondere la conoscenza di tale protesta non violenta tramite l’invio di questo comunicato non solo a tutti gli organi di informazione, ma anche ai propri conoscenti invitandoli a fare altrettanto.Il Comitato vincitori e idonei concorso educatori.


Donatella Ferranti,PD:da Ionta, un primo segnale l'immediata assunzione dei tanti educatori.

CARCERI: PD, VOGLIAMO VEDERCI CHIARO. AUDIZIONE ALLA CAMERA DI IONTA



Roma, 13 gen



''Lo vogliamo esaminare puntigliosamente ed e' per questo che gia' domani chiederemo al presidente della commissione Giustizia, Giulia Bongiorno di attivarsi per prevedere al piu' presto l'audizione del capo del Dap, dott. Franco Ionta''. Cosi' la capogruppo del Pd nella commissione Giustizia della Camera, Donatella Ferranti, commenta l'approvazione del piano carceri da parte del Cdm di oggi. ''I primi dati forniti dal ministro Alfano - sottolinea - non ci convincono fino in fondo: se infatti le carceri italiane possono ''tollerare' sino a circa 64.237 detenuti, da regolamento non potrebbero ospitarne piu' di 43.087. Il grado di sovraffollamento e' elevatissimo, siamo ampiamente fuori quota, e per arrivare ad 80.000 posti, i 21.749 annunciati oggi dal ministro Alfano sembrano insufficienti. E poi - prosegue - non basta costruire muri, occorre riempirli di personale numericamente e professionalmente adeguato: dalla polizia penitenzieria, agli psicologi, agli educatori e agli altri esperti. Di tutto questo ancora non c'e' traccia, ma aspettiamo di conoscere nel merito dal dott. Ionta le cifre esatte, certo - conclude - che un primo segnale potrebbe essere l'immediata assunzione dei tanti educatori e psicologi del concorso''.

Assunzione degli educatori primo impegno del governo

Il Comitato vincitori e idonei del concorso per educatori penitenziari esprime piena soddisfazione per l’approvazione delle cinque mozioni sul problema carcerario discusse ed accolte nei giorni 11 e 12 gennaio 2010 dal nostro Parlamento. Per la prima volta il Governo, rappresentato dal Ministro Alfano, ha preso consapevolezza della grave emergenza del sovraffollamento degli istituti di pena e, fra le altre fondamentali proposte presentate, si è impegnato:- a procedere all’assunzione immediata dei restanti educatori penitenziari previsti dalla pianta organica, da attingersi dagli idonei della vigente e menzionata graduatoria risultata dal concorso bandito per tale profilo professionale, affinché anche costoro possano partecipare ai previsti corsi di formazione che il dipartimento dell’amministrazione penitenziaria deve attivare per questi operatori prima dell’ingresso nelle carceri a cui sono destinati, onde evitare sprechi di danaro per doverli riattivare in seguito;- a prorogare di almeno un quinquennio la validità della graduatoria di merito del concorso citato in premessa, in linea con gli orientamenti del Ministro per la pubblica amministrazione e l’innovazione nonché con le disposizioni in materia di razionalizzazione delle spese pubbliche in vigore - per permetterne un graduale scorrimento parimenti all’avvicendarsi dei fisiologici turn-over pensionistici, al fine di evitare l’indizione di nuovi concorsi per il medesimo profilo che comporterebbero inutili oneri pubblici;- ad assumere iniziative per lo stanziamento di fondi necessari per completare l’organico di educatori previsti dalla pianta organica attualmente vigente presso il dipartimento dell’amministrazione penitenziaria, considerato che lo sforzo economico da sostenere è annualmente molto esiguo, ma necessario per far funzionare meglio ed in modo più umano una branca importantissima del nostro sistema giustizia che non può più attendere;- a procedere all’alienazione di immobili ad uso penitenziario siti nei centri storici e alla costruzione di nuovi e moderni istituti penitenziari in altro sito;Esprimiamo, quindi, pieno compiacimento per l’importantissimo risultato raggiunto dall’On. Di Stanislao dell’Idv, il quale nella Sua circostanziata e approfondita mozione, ha dimostrato ancora una volta la Sua grande disponibilità e sensibilità verso tali problematiche, sapendo cogliere e far emergere sapientemente le necessità di questo delicato settore della nostra giustizia. Ringraziamo, inoltre, gli onorevoli Bernardini, Rao, Ferranti, Melis, Tidei, Vitali, Balzelli, Donadi, Paladini, Franceschini e tutti coloro che hanno appoggiato con voto favorevole le Loro mozioni, poiché di fronte a queste battaglie di umanità hanno saputo permeare il Loro impegno politico di quell’umanità e di quell’alto senso civico che rende capaci di abbandonare i colori politici e di volgere verso una proficua unità di intenti.Il Comitato vincitori e idonei del concorso per educatori penitenziari, intanto, continuerà a vigilare affinché tali doveri vengano rispettati e proseguirà nel suo lavoro di diffusione della necessità dell’intervento rieducativo e quindi sulla centralità della presenza degli educatori, ovvero di quella figura professionale che rappresenta il vero catalizzatore ed esecutore materiale del percorso rieducativo di un detenuto, percorso che rappresenta l’unica vera speranza di un sano reinserimento sociale di chi vive l’esperienza delle sbarre e che rappresenta uno dei più validi strumenti atti ad evitare quegli stati di inerzia, apatia, depressione, frustrazione, ansia, inadeguatezza che troppo spesso percorrono prepotentemente i corridoi lungo i quali si snodano le fila di quelle celle all’interno delle quali si consumano, quotidianamente, suicidi, abusi, violenze. Auspichiamo, quindi, che il Governo predisponga celermente tutti gli atti necessari ad ottemperare quanto detto e che questa stessa volontà continui ad animarne tutti i passaggi ad essi necessari, per poter, nei tempi strettamente necessari, cominciare ad affrontare concretamente e efficacemente l’ormai ingestibile emergenza creatasi.

Il Comitato vincitori e idonei del concorso per educatori penitenziari

martedì 16 settembre 2008

www.ristretti.it Giustizia: il "Comitato vincitori/idonei del concorso per educatori nel Dap" in audizione a Roma

Lettera alla Redazione di ristretti pubblicata il 16 settembre 2008

Il Comitato dei vincitori e idonei del concorso per educatori nel Dap avrà un' audizione - a Roma, il 30 settembre 2008 - in parlamento.
In occasione della suindicata audizione, il nostro Comitato ha provveduto alla spedizione di una lettera al nuovo Capo Dap Ionta allo scopo di chiedere a questi di supportare le nostre richieste e, contemporaneamente, per invitarlo alla nostra audizione.
L’audizione del 30 settembre 2008 è pubblica e quindi aperta a tutti i vincitori e idonei del suindicato concorso ai quali rivolgiamo l’invito a partecipare per far sentire in modo massiccio la voce di noi futuri educatori.

Oggetto: Richiesta di incontro con una delegazione di vincitori - idonei del concorso per educatori nell’Amministrazione Penitenziaria

Egregio Dott. Ionta, nel complimentarci per il nuovo incarico da Lei assunto, manifestiamo la nostra convinzione che esso rappresenti un forte segnale del nostro Esecutivo per l’avvio di quei processi di riforma, non più procrastinabili, che avranno una sicura eco sull’intero sistema penitenziario.
A nostro avviso, tali processi non possono non procedere dalla copertura degli evidenti vuoti di organico degli operatori penitenziari, in primis degli educatori, il cui ruolo e la cui funzione, fondamentali all’interno del sistema di esecuzione penale, discendono direttamente dal dettato costituzionale (art. 27 "le pene (…..) devono tendere alla rieducazione del condannato") oltre che dalla Legge e dal Regolamento di esecuzione della stessa.
Tali norme individuano gli educatori come attori principali del processo di sostegno umano, culturale e professionale ai detenuti. Gli educatori sono parte integrante dell’istituzione penitenziaria, partecipando alle équipe di osservazione e trattamento, coordinandone le azioni.
È innanzitutto osservando i numeri che ci si rende conto dell’enorme distanza che separa la normativa dalla realtà. La carenza di organico è a dir poco gravissima: per più di 55 mila persone detenute nelle carceri italiane si contano in tutto circa 660 educatori.
E se si scende nel particolare, i numeri non cessano di essere eloquenti. Nel carcere milanese di Opera, dove si scontano detenzioni lunghe, quindi un luogo in cui il trattamento dovrebbe essere curato particolarmente, tra gli oltre mille detenuti si trovano a lavorare tre educatori e due assistenti sociali; sempre a Milano, a San Vittore, ci sono 1.100 agenti di polizia penitenziaria e 1.500 detenuti, ma solo sei educatori. Anche se negli istituti più piccoli la situazione tende a migliorare leggermente, i casi in cui il rapporto fra educatori e popolazione detenuta scende al di sotto della media di un operatore ogni 50-60 persone sono estremamente rari. Per restare ai numeri, probabilmente è anche per questo che in dieci anni la percentuale di quelli che riescono a svolgere o a imparare un lavoro durante il periodo di detenzione è scesa dal 43 al 23 per cento.
on mancano comunque, a supportar le nostre ragioni, gli esempi positivi. Il recupero e il reinserimento sociale possono essere raggiunti attraverso l’impegno di professionalità specializzate in questo settore come dimostra l’esempio rappresentato dagli Istituti Penitenziari di Padova e Rovigo, che con i loro programmi di recupero hanno creato numerose opportunità di inserimento, portando ad un abbattimento della recidiva dal 70% al 18% divenendo in questo senso un’esperienza guida a cui ispirarsi. Fatta questa premessa, che ci ha consentito di mettere immediatamente a fuoco la questione, noi del comitato dei vincitori ed idonei del concorso per educatori bandito nel lontano 2003 e concluso dopo un estenuante iter procedurale nel giugno c.a. Le chiediamo, prima possibile, un incontro in cui poterle esprimere di persona le nostre preoccupazioni in merito ai tempi della nostra assunzione (in questo senso, converrà, la durata dell’iter procedurale rende legittimi i nostri timori).
Appare del tutto evidente come ulteriori ritardi da un lato lederebbero le legittime aspettative di quanti, vincitori o comunque idonei attendono delle risposte per poter programmare in maniera compiuta il proprio futuro e dall’altro aggraverebbero ulteriormente la già insostenibile situazione di carenza esposta precedentemente. A tal fine, la presente anche per comunicarle che in data 30 Settembre 2008 ci sarà un’audizione del nostro comitato concessaci dai Democratici, con la particolare collaborazione degli Onorevoli Concia e Melis a seguito di nostra richiesta e alla quale abbiamo il piacere di invitarla.
Inoltre, sempre in ordine alla stessa inadeguatezza solare che emerge dalle cifre, ben consapevoli che dietro ai tanti numeri purtroppo ci sono tantissimi volti e storie di miseria e di dolore, ci permettiamo di chiederle di valutare la rideterminazione, nonché l’estensione (considerando il numero degli idonei) prima della pubblicazione della graduatoria ufficiale, del numero dei posti messi a concorso (397), numero che, lo ripetiamo ancora, a maggior ragione oggi, a cinque anni dalla data del bando del concorso, risulterebbe del tutto inadeguato a coprire l’effettiva carenza di educatori nelle carceri.
Ci siamo dilungati e probabilmente abbiamo abusato del Suo tempo e della Sua pazienza, ma vorremmo chiederle ancora una cosa: il supporto delle nostre istanze nelle sedi più opportune vigilando sulla celerità delle nostre assunzioni, nella certezza che il Suo sostegno e un congruo numero di educatori all’interno degli istituti penitenziari favorirà l’attuazione di seri e incisivi progetti di recupero e rieducazione. Grati della Sua attenzione e certi della Sua considerazione rimaniamo in attesa di un Suo positivo riscontro.

Comitato dei vincitori / idonei
del concorso per educatori nel Dap

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Lettera per il Capo Dap Ionta e invito all'audizione del 30 Settembre 2008

Dott. Franco Ionta
Capo del Dipartimento
dell'Amministrazione
Penitenziaria
Largo Luigi Daga,2
00164 - ROMA


OGGETTO: Richiesta di incontro con una delegazione di vincitori - idonei del concorso per EDUCATORI nell’Amministrazione Penitenziaria


Egregio Dott. Ionta,

nel complimentarci per il nuovo incarico da Lei assunto, manifestiamo la nostra convinzione che esso rappresenti un forte segnale del nostro Esecutivo per l’avvio di quei processi di riforma, non più procrastinabili, che avranno una sicura eco sull'intero sistema penitenziario.
A nostro avviso, tali processi non possono non procedere dalla copertura degli evidenti vuoti di organico degli operatori penitenziari, in primis degli educatori, il cui ruolo e la cui funzione, fondamentali all'interno del sistema di esecuzione penale, discendono direttamente dal dettato costituzionale (art.27 “le pene (…..) devono tendere alla rieducazione del condannato”) oltre che dalla Legge e dal Regolamento di esecuzione della stessa.
Tali norme individuano gli educatori come attori principali del processo di sostegno umano, culturale e professionale ai detenuti. Gli educatori sono parte integrante dell’istituzione penitenziaria, partecipando alle équipe di osservazione e trattamento, coordinandone le azioni.
È innanzitutto osservando i numeri che ci si rende conto dell’enorme distanza che separa la normativa dalla realtà.
La carenza di organico è a dir poco gravissima: per più di 55 mila persone detenute nelle carceri italiane si contano in tutto circa 660 educatori.
E se si scende nel particolare, i numeri non cessano di essere eloquenti.
Nel carcere milanese di Opera, dove si scontano detenzioni lunghe, quindi un luogo in cui il trattamento dovrebbe essere curato particolarmente, tra gli oltre mille detenuti si trovano a lavorare tre educatori e due assistenti sociali; sempre a Milano, a San Vittore, ci sono 1.100 agenti di polizia penitenziaria e 1.500 detenuti, ma solo sei educatori. Anche se negli istituti più piccoli la situazione tende a migliorare leggermente, i casi in cui il rapporto fra educatori e popolazione detenuta scende al di sotto della media di un operatore ogni 50-60 persone sono estremamente rari. Per restare ai numeri, probabilmente è anche per questo che in dieci anni la percentuale di quelli che riescono a svolgere o a imparare un lavoro durante il periodo di detenzione è scesa dal 43 al 23 per cento.Non mancano comunque, a supportar le nostre ragioni, gli esempi positivi.Il recupero e il reinserimento sociale possono essere raggiunti attraverso l’impegno di professionalità specializzate in questo settore come dimostra l’esempio rappresentato dagli Istituti Penitenziari di Padova e Rovigo, che con i loro programmi di recupero hanno creato numerose opportunità di inserimento, portando ad un abbattimento della recidiva dal 70% al 18% divenendo in questo senso un’esperienza guida a cui ispirarsi. Fatta questa premessa, che ci ha consentito di mettere immediatamente a fuoco la questione, noi del comitato dei vincitori ed idonei del concorso per educatori bandito nel lontano 2003 e concluso dopo un estenuante iter procedurale nel giugno c.a. Le chiediamo, prima possibile, un incontro in cui poterLe esprimere di persona le nostre preoccupazioni in merito ai tempi della nostra assunzione (in questo senso, converrà, la durata dell’iter procedurale rende legittimi i nostri timori). Appare del tutto evidente come ulteriori ritardi da un lato lederebbero le legittime aspettative di quanti, vincitori o comunque idonei attendono delle risposte per poter programmare in maniera compiuta il proprio futuro e dall’altro aggraverebbero ulteriormente la già insostenibile situazione di carenza esposta precedentemente. A tal fine, la presente anche per comunicarLe che in data 30 Settembre 2008 ci sara' un'audizione del nostro comitato concessaCi dai Democratici con la particolare collaborazione degli Onorevoli Concia e Melis a seguito di nostra richiesta e alla quale abbiamo il piacere di invitarLa.

Inoltre, sempre in ordine alla stessa inadeguatezza solare che emerge dalle cifre, ben consapevoli che dietro ai tanti numeri purtroppo ci sono tantissimi volti e storie di miseria e di dolore, ci permettiamo di chiederLe di valutare la rideterminazione, nonché l’estensione (considerando il numero degli idonei) prima della pubblicazione della graduatoria ufficiale, del numero dei posti messi a concorso (397), numero che, lo ripetiamo ancora, a maggior ragione oggi, a cinque anni dalla data del bando del concorso, risulterebbe del tutto inadeguato a coprire l’effettiva carenza di educatori nelle carceri.
Ci siamo dilungati e probabilmente abbiamo abusato del Suo tempo e della Sua pazienza, ma vorremmo chiederLe ancora una cosa: il supporto delle nostre istanze nelle sedi più opportune vigilando sulla celerità delle nostre assunzioni, nella certezza che il Suo sostegno e un congruo numero di educatori all'interno degli istituti penitenziari favorirà l'attuazione di seri e incisivi progetti di recupero e rieducazione.
Grati della Sua attenzione e certi della Sua considerazione rimaniamo in attesa di un Suo positivo riscontro.
Porgiamo distinti saluti

Dott/ssa Anna Fasulo
Via Torrearsa 67
91027 Paceco Trapani
Cell. 3492640509
Indirizzo di posta elettronica:
venusina_75@hotmail.com
fasulo.anna@alice.it



Adesioni:

1. Dott/e Danilo De Bernardi nato il 26/08/1971 a Genova residente in Genova
2. Dott/ssa Debora Conza nata il 01/02/1974 a Belvedere Marittimo (CS) residente in Roma
3. Dott/ssa Gianna Garau nata il 2/2/1973 a Cagliari residente in Selargius (CA)
4. Dott/ssa Rosanna Cefalà nata il 21/01/1977 a Catania residente in Catania
5. Dott/e Giorgio Mercurio nato il 06/11/1976 a Torino residente in Angri Salerno
6. Dott/ssa Silvia Zotti, nata il 27/05/1977 a Bari residente in Barletta (BA)
7. Dott/ssa Anna Fasulo nata il 09/09/1975 a Erice residente in Paceco (TP)
8. Dott/ssa Maria Ruggeri nata il 11/01/1978 a Messina residente in Nizza
9. Dott/ssa Simona Giaffreda nata il 14/01/1977 a Casarano residente in Lecce
10. Dott/ssa Maria Irene Giaffreda nata il 12/09/1974 a Castrano residente in Taranto
11. Dott/ssa Maria Oliveti nata il 5/5/1977 a Licata residente in Licata ( AG )
12. Dott/e Modestino Ciampi nato il 30/09/1973 ad Avellino residente in Avellino
13. Dott/ssa Alessandra Porfirio nata il 26/09/1976 a Copertino residente in Copertino (LE)
14. Dott/e Giuseppe Martino nato il 27/08/1970 a Reggio Calabria residente in Reggio
Calabria
15. Dott/ssa Maria Rosa Foti nata il 26/07/1976 a Reggio Calabria residente in Reggio
Calabria
16. Dott/ssa Anna Lisa Arcoleo nata il 10/07/1975 a Palermo residente in Palermo
17. Dott/ssa Simona Carone nata il 29/10/1974 a Reggio Calabria residente in Palmi (RC.)
18. Dott/ssa Lucia Surdo nata il 18/01/1977 a Nardo (LE) residente in Calmiera (LE)
19. Dott/ssa Ilenya Cadeddu nata il il 28/11/1974 a Cagliari residente in Cagliari
20. Dott/ssa Rita Di Rienzo nata il 15/05/1972 a Piedimonte Matese residente in San Nicola
La Strada(CE)
21. Dott/e Paolo Morelli nato il 20-12-1973 a Milano residente in Firenze
22. Dott/e Benedetto Condorelli nato il 1/07/1974 a Catania residente in Catania
23. Dott/ssa Carrozza Vincenza nata il 27/08/1975 a Pozzuoli (NA) residente in Formia (LT)
24. Dott/ssa Elena Artale nata il 18/08/1978 a Siracusa residente in Siracusa
25. Dott/ssa Maria Rosaria Porzio nata il 14/04/1973 a Torre del Greco (NA) residentein
Torre Del Greco
26. Dott/ssa Sonia Sitibondo nata il 22/05/1969 a Pavia residente in Reggio Calabria
27. Dott/ssa Antonia Raffaella Vandi nata il 27.10.1971 a Sassari residente in Sassari
28. Dott/ssa Romina Raffo nata il 17/01/1974 a Praia A Mare (CS) residente in Praia A Mare
29. Dott/ssa Daniela Bancarella nata il 06/09/75 a Brindisi residente in San Vito Dei Normanni
(Brindisi)
30. Dott/ssa Simona Giovando nata il 06/09/1972 a Ivrea (To) residente in Torino
31. Dott/ssa Barbara Paterno' nata il 31/05/1975 a Roma residente in Roma
32. Dott/e Ranieri Barghigiani nato il 29/06/1973 a Erice residente in Trapani
33. Dott/ssa Floriana Aru nata il 24/10/1974 a Quartu S. Elena residente in Fonni (NU)
34. Dott/ssa Denisia Guglielmi nata il 29/0976 a Sulmona residente in Sulmona (AQ)
35. Dott/e Filippo Conte nato 11/10/1973 a La Spezia residente in La spezia
36. Dott/ssa Marta Colle nata il 03/07/1974 a Padova residente in Venezia
37. Dott/ssa Mariangela Napolitano nata il 20/07/1977 a San Giovanni Rotondo residente in
San Marco In Lamis
38. Dott/ssa Alessia Battaglia nata il 24/03/1979 a Catania residente in Tremestieri
Etneo (CT)
39. Dott/e Francesco Biondo nato il 20/09/1980 a Palermo residente in Palermo
40. Dott/e Maurizio Gulino nato il 12/01/1970 a Vittoria (RG) residente in Vittoria (RG)
41. Dott/ssa Francesca Marras nata il 20/06/1976 a Sassari residente in Sestu (CA)
42. Dott/e Luigi Cangiano nato il 19/12/1975 a Carinaro residente in Carinaro (CE)
43. Dott/ssa Maria Francesca Doldo nata il 25/11/1977 a Cardeto residente in Cardeto (RC)
44. Dott/ssa Francesca Pacelli nata il 04/02/1973 San Salvatore Telesino residente
in San Salvatore Telesino (BN)
45. Dott/ssa Anna Maria Raciti nata il 22/11/1972 a Pescara residente in Pescara
46. Dott/ssa tresa Nuccio nata il 03/03/1974 a Casteldaccia (PA) residente in Sermoneta
Scalo (LA)
47. Dott/ssa Maria Vaia nata il 02/04/1972 a Orta Di Atella residente in Orta Di Atella (CE)
48. Dott/re Luigi Palmiero nato il 02/05/1974 a Cassano D'Adda (MI) residente in Pavia
49. Dott/ssa Loredana De Palma nata il 18/06/1974 a Trani residente in Trani (BA)
50. Dott/ssa Sabrina Azzali nata il 29/01/1967 a Parma residente in Parma
51. Dott/ssa Ilaria Savo nata il 14/09/1978 a Sermoneta residente in Sermoneta (LT)
52. Dott/ssa Giuseppina Pedà nata il 10/12/1968 a Verona residente in Verona
53. Dott/ssa Camilla Petruzzella nata il 20/04/1973 a Molfetta residente in Molfetta (BA)
54. Dott/e Beniamino Degirolamo nato il 04/07/1971 a Bari residente in Bari
55. Dott/ssa Silvia Frassine nata il 26/10/1943 a Brescia residente in Brescia