Legislatura 16 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-03108
Atto n. 4-03108
Pubblicato il 5 maggio 2010
Seduta n. 373
FLERES - Al Ministro della giustizia. -
Premesso che:
l'educatore penitenziario è lo specialista del comportamento che coordina l'attività comportamentale del detenuto e contribuisce alla creazione del giusto equilibrio delle dinamiche di risocializzazione;
l'attività dell'educatore va dai rapporti diretti e personali con il detenuto, all'opera di sostegno e di aiuto nel superamento delle condizioni ambientali in istituto, ad interventi che favoriscono il processo di maturazione e che mirano alla conoscenza del soggetto attraverso la valutazione degli atteggiamenti assunti nei confronti degli altri detenuti, degli agenti e degli operatori penitenziari in genere o attraverso la partecipazione dello stesso ad iniziative di tipo culturale e ricreative, dell'impegno dimostrato durante l'attività lavorativa, scolastica e di formazione professionale anche al fine di avviarlo verso un percorso di ritorno alla legalità;
l'accertamento dei dati fornito dall'educatore, pertanto, non è semplice opera di raccolta;
considerato che:
i dati offerti dall'educatore hanno ad oggetto il giudizio sul comportamento del soggetto detenuto anche allo scopo di valutare se sia meritevole o no del beneficio o della misura che il magistrato di sorveglianza, dall'analisi dei fatti e dei dati, è chiamato ad applicare;
la magistratura di sorveglianza si avvale della diagnosi e della prognosi formulate dagli operatori penitenziari per poter dare ai provvedimenti quel giusto carattere e quei contenuti in stretta relazione con il principio di dinamicità della pena;
considerato, inoltre, che:
all'interrogante risulta che allo stato gli educatori penitenziari in servizio sarebbero circa 900 unità (la pianta organica ne prevederebbe 1.400) a fronte di una popolazione penitenziaria di circa 67.000 detenuti;
allo stato gli educatori sarebbero oberati da un eccessivo carico di lavoro e da numerosi adempimenti di carattere burocratico a causa della carenza di personale tecnico-amministrativo di supporto;
per tale ragione gli educatori sarebbero in grado di incontrare i detenuti mediamente meno di una volta all'anno, tempo evidentemente e altamente inadeguato per costruire un progetto rieducativo serio e condiviso;
considerato, infine, che:
il Sottosegretario di Stato per la Giustizia Caliendo il 17 febbraio 2010 durante la discussione nell'Assemblea del Senato delle mozioni sulla situazione carceraria ha garantito che entro il mese di aprile si sarebbe proceduto all'assunzione definitiva di tutti gli educatori che hanno superato i precedenti concorsi;
in particolare, sarebbero stati assunti i restanti vincitori del concorso per 397 educatori bandito nel 2003;
preso atto che i candidati risultati idonei al medesimo concorso per educatori sarebbero circa 450,
l'interrogante chiede di sapere:
se ritenga di dover promuovere con urgenza un piano straordinario di assunzione attraverso lo scorrimento della graduatoria dei candidati risultati idonei al concorso del 2003;
se ritenga di dover procedere, in una prospettiva di razionalizzazione delle spese pubbliche, alla proroga della validità della suddetta graduatoria di educatori idonei di ulteriori 5 anni;
se ritenga opportuno procedere alla estensione della partecipazione al corso di formazione che il Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria (DAP) è in procinto di attivare per i vincitori del sopracitato concorso, ai fini dell'inserimento in servizio nelle carceri italiane - a tutti gli educatori risultati idonei;
se ritenga di poter impiegare parte delle risorse sottratte alla mafia e i proventi derivanti dai beni confiscati confluiti al Fondo unico giustizia per finanziare un eventuale ampliamento delle unità di educatori penitenziari.
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